Mi piace

Mi piacciono i bulbi di ciclamino all’ombra degli alberi. Il profumo delle mimose. La focaccia appena sfornata. La polpa dei ricci. I nasi lunghi e sottili. Una mano che tiene la mia. Chiacchierare con le donne. Aiutare chi è in difficoltà. Le processioni estive che sanno di antichità popolare. Andare sott’acqua alle sei di mattina. Stare in silenzio con una tazza di caffè e latte in mano. Il conforto della borsa d’acqua calda. La profondità di pensieri effimeri come vapore. Esprimere un desiderio, caparbia che si realizzerà. 
Perché una piccola lista, a volte, può ricordarci che la vita non è tanto male. 

Filosofia

Reincontro il mio vecchio professore Chiapretta di filosofia. Una capra di fatto. Un buon maestro rende la materia difficile di facile fruizione per tutti. Lui invece non è mai stato un pastore guida e ha brucato nel prato dell’ignoranza con noi giovani pecore. L’incontro è avvenuto casualmente in aeroporto. Il mio volo durato 10 ore ed io sveglia da 24. Candidamente mi ha osservato, si e’ girato verso sua moglie e ha detto:”Nevvero che ha la faccia lunga e grigiastra come quella dell’ingegnere Taldeitali?”

Con filosofia, ho pensato al fatto che sono sempre stata una donna che ha tenuto più ad avere un bel culo che una bella faccia. Zenone avrà pure sostenuto le virtù dell’autocontrollo, ma togliersi il dente a volte è una filosofia popolana più concreta. Ho quindi detto:”Prof scusi, ricordo male il suo cognome. È Capretta, Chiappetta o Schiappetta?”