Cronache paesane

Sera d’inverno in un paese del sud Italia. Ad un certo punto vedo un tizio piazzare un pacco nel mezzo di un crocevia, in pieno paese. Tenta a più riprese di accendere lo stesso con un accendino. Gli chiedo cosa stia facendo e lui mi ignora, intento come è ad iniziare la fiamma. Il pacco prende fuoco e cominciano a scoppiare tanti fuochi d’artificio. In pieno paese, con i cavi elettrici sospesi sul crocevia al di sopra del pacco. Alzo la voce e gli chiedo cosa stia succedendo, lui risponde che è nata sua figlia e bisogna festeggiare. Basita, sorpresa, arrabbiata, schifata, chiamo la polizia locale. Ovviamente non è successo nulla, non gli hanno fatto nulla, è solo rimasto un buco nero sull’asfalto. Lo stesso buco nero che il tizio ha al posto del cervello.

Su una nota più allegra, confesso che lo spettacolo non è stato male, nonostante sia stata tutto il tempo a scansare le scintille per non bruciarmi i capelli.

19 pensieri su “Cronache paesane

      1. Sempre detto che certe bestie non dovrebbero riprodursi! Peccato che a farlo invece siano persone sane di mente mentre il resto continua imperterrito 🤷

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  1. Una volta ero intransigente e con un civismo nordico estremo e avrei condannato un atto così.
    Ora mi distacco un po’, osservo ancora pulsioni ancestrali, una vena di follia passionale, di temperamento non confinato.
    Forse c’è qualcosa di positivo in tutto questo. In Meridione.

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    1. Ciao, credo di aver risolto il problema dei messaggi in spam come accennavi sul sito di Massimo Legnani. Capisco il tuo punto di vista, lo condivido anche. Ci sono tante cose del sud che mi piacciono. Qui per esempio tante leggi diventano flessibili, a volte un po’ troppo addirittura spezzandosi. Passione ce n’è, a volte però ha un confine sottile con l’arroganza. Ti ringrazio del tuo commento buona giornata

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