Lei: Lo so che non è un momento facile per te, e mi dispiace dirti quello che sto per scrivere. Io ci ho provato a fare finta di nulla, a non sentirti per telefono, a farmi bastare un messaggio di buongiorno, a rispettare le tue convinzioni e i tuoi silenzi. Ma alla fine ho capitolato. Io sono una ragazza semplice, che cerca banali telefonate e condivisioni, che vuole sentirsi considerata. I nostri sono solo punti di vista diversi, ma anche se forse vogliamo la stessa cosa, sarebbe difficile raggiungerla se non guardiamo insieme dalla giusta angolazione. Scusa l’ho presa da lontano… ma in fondo è proprio così che ti sento. Non me ne volere se per me finisce qui.
Lui: Ieri mi era morto il telefono e non si caricava più. Si è caricato poi la sera tardi. Comunque non è questo il problema. Il problema è che le relazioni a distanza sono sempre difficili. In più io, con il passato di insuccessi ed errori, faccio fatica a non essere cauto. Comunque forse è meglio come dici tu. Evitiamoci possibili future ulteriori sofferenze, perché ad essere realisti la distanza probabilmente sarebbe sempre rimasta o comunque sarebbe diventata un problema più serio.
Belle parole lei, giuste quelle di lui. Se non fosse che è andato lui a cercare lei, in un’altra città, a tanta distanza dalla sua, sapendo che le relazioni lontane si logorano presto, che necessitano di un investimento a scatola chiusa, e che finora lui è stato un imprenditore di se stesso, in ambito amoroso, manchevole, fallace e poco fruttuoso. Il tribunale del cuore lo avrebbe condannato per bancarotta fraudolenta. A lei dico solo di mandarlo a quel paese lontano lontano, dove la distanza stempera ogni amarezza.