Gli inglesi dicono “be careful what you wish for”, che significa fare attenzione a cosa si desidera. Perché se poi si avvera…
Presa dalla mancanza della mia Inghilterra, dalla foga della brama e dalla fuga di maschi veri, ho espresso un desiderio. Di ritorno al mio eremo sulle colline, c’è una bella strada tortuosa, con le stazioni della Via Crucis. Sono colonne antiche, essendo questi luoghi di pellegrinaggio fin dal XII secolo.
Ho percorso questa strada svariate volte, ed ad ogni stazione si è levato come una preghiera il mio desiderio: Mandami un fidanzato inglese!
Qui serve una piccola digressione. La mia preferenza per l’uomo inglese nasce dal fatto che ne capisco meglio le dinamiche mentali. “He, the man” ti chiede un incontro a due. Se è andata bene, il passo successivo è l’uscita con i suoi amici. Se superi il test, c’è poi l’incontro con i suoi genitori. Di lì a poco segue la convivenza e dopo un anno la proposta di matrimonio. È una strada liscia, senza svincoli o incroci pericolosi.
L’uomo italiano invece ti frequenta per un tempo indefinito, ti manda i saluti della mamma per telefono, si fa preparare le lasagne la domenica e poi, dopo un anno o più, ti dice che non sa che vuole. E tu ti senti persa per strada, anzi ti rendi proprio conto che su quella strada tu non c’eri mai stata.
Quante possibilità ci potevano essere che il buon Cielo riuscisse a trovarmi un english boyfriend in territorio italiano? Insomma l’inglese mi ha trovata, mi ha pure invitata a cena. Non gli pareva vero di aver conosciuto una bella polpettina di 40 anni che ne dimostra 20… Peccato io non possa dire lo stesso dei suoi 50 (forse 60?) anni. L’incontro con i suoi genitori non ci sarà e non solo perché loro ormai non ci sono più!
Oggi ripercorrerò la Via Crucis con un numero in testa: l’età massima del mio futuro english man…ma sento che sono sulla giusta strada!