La mia collega, una ragazza fine e perbene, stava ristrutturando la nuova casa. In genere era suo marito a occuparsi di trattare con muratori e manovalanza varia. Tutta gente del sud, lavoratori indefessi, allevati a orecchiette e dialetto locale. Si dovette scegliere i pavimenti un giorno, il tipo di fogatura e via dicendo.
Lucia, la mia collega, raggiunse in cantiere suo marito che stava parlando con il muratore. Discutevano sulla altezza della zoccolatura ai margini delle pareti.
Il povero operaio, credendo di sapere a quali allusioni potesse portare la parola zoccolatura (sia mai !) pensò bene di trovare un modo più educato per rivolgersi a Lucia e disse:
“Allora signo’, il pavimend lu facciam accussì ma ditemi, accome la vulete fatta la topolatura?“