Il mio padre nostro

Ho smesso di sentire la solitudine tanti anni fa, dopo averla mangiata come pane quotidiano per un lungo tempo. In un periodo in cui sentivo che nessuno rimetteva a me i miei debiti, in una città che amavo ma che non ricambiava il mio amore. Andavo a letto con la speranza di non svegliarmi più, visto che avevo smesso di credere nei miracoli. Sul piano della cucina avevo decine di scatole di antidepressivo. Mi corteggiava ogni giorno, io ogni giorno gli ho resistito per due lunghi anni. O la resurrezione o la morte, evidentemente una piccola forza interiore mi spingeva a testare fino a che punto avrei potuto farcela senza aiuto. Sentivo di sapere che se fossi riuscita a venirne fuori, mai e poi mai avrei riprovato ancora una volta nella vita la depressione, la solitudine più nera, la paralisi emotiva, l’intontimento delle lacrime.

Così è stato, mi sono liberata dal male.

Questa riflessione mattutina, che può sembrare triste, ma che in realtà non lo è affatto, è scaturita mentre accendevo la macchina per il caffè. Quella stronzetta sembra aspetti solo me all’alba per lampeggiarmi e ricordarmi che : manca l’acqua dal serbatoio o va riempito il macinino o va svuotato il vassoio con la posa. Volevo solo bere il mio caffè lungo e forte e bollente con panna e leggere qualche pagina del mio romanzo. No invece, con gli occhi ancora semichiusi ho dovuto sfaccendare un po’ prima di poter godere della santa pace e gustare il mio caffè.

Nulla arriva senza un po’ di sacrificio in questa vita.

Viaggia in Italia , viaggia pulito

La mamma del mio ex inglese non capiva come mai noi italiani amiamo tanto lavarci con mano e saponetta dopo l’evacuazione quotidiana.

“Why not using the wipes?” chiedeva lei.

“Il bidet, la più alta espressione di civiltà italiana! Le salviette umidificate, la più grande forma di inciviltà verso il pianeta!” le rispondevo io convinta.

In Inghilterra, per esempio, supposte e lavande vaginali sono praticamente obsolete. A scoraggiare l’uso rettale ci si mettono pure i prezzi, 40 sterline per un pacco di supposte pediatriche di paracetamolo.

Ogni nazione ha una particolare sintonia con le proprie parti intime. In Italia la nostra è ben collaudata, nell’uso pratico come in quello verbale.

Pere, perette, clisteri, alla glicerina, al miele e malva, ce n’è per tutti i gusti. Il detto comune, graficamente tradotto come una grattatina di palle, ha portato bene a generazioni di italiani.

Insomma, siamo un gran bel Paese con qualche testa di cazzo al governo, tanto per rimanere in tema, ma mi pare che anche nel resto del mondo le cose non siano troppo diverse.

Chiacchiere

Ho voglia di fare una conversazione a cacchio, come quelle che facevo con te. Conversazioni che duravano ore, in cui parlavamo del più piccolo avvenimento quotidiano o della più grande guerra stellare in atto nella testa. Argomenti triti e ritriti che venivano analizzati nel più piccolo dettaglio, portando a conclusioni che mi lasciavano confortata e magari sapevano un po’ di filosofia.

Oggi vorrei dirti che sono stanca di dover risolvere i problemi della gente che mi sta attorno. Che se decidi di farti una vita nuova in una nazione nuova, è bene che impari la lingua per renderti indipendente e non gravare sugli altri. Che mi fa schifo la sequela di burocrazia italiana per qualsiasi cosa. Burocrazia lenta, pesante , obesa. Stanca delle persone che diventano ognisicenti solo perché leggono internet e sono indifferenti alla vera professionalità che nasce da studi approfonditi e pratica incessante.

Vorrei dirti che mi son tagliata la frangia e mi piace un casino, avrei dovuto farlo prima. Ho trovato un prodotto che restringe i pori vicino al naso ed uno che cancella le macchie brune della pelle.

Che ho cambiato casa, si ancora un altro trasloco e sicuramente non ancora l’ultimo. Che non sarò mai madre perché è andata così, ma mi consola che almeno manterrò il mio fisico da adolescente più a lungo. Che sotto sotto pure io avrei voluto un matrimonio all’italiana e, dopo la festa, la routine avrebbe avuto un sapore rassicurante.

Ah ecco l’ultima cosa, ma perché gli uomini starnutiscono in modo grottesco e rumoroso? Che nervi.

Nel mio cuore condivido ancora e spesso le cose con te. Un bacio.

Quando sei caduta sugli scogli e ti sei sbucciata la patata

D’estate sugli scogli si fanno le cadute peggiori. Ginocchia abrase, dita dei piedi frantumate, unghie che saltano, cosce escoriate, per elencare le più note. Infine può andarti veramente male, tipo cadere a gambe aperte e ledere rovinosamente la cosa più preziosa che la natura ha regalato a noi donne. È quello che è successo a te. Colpa delle infradito inconsistenti, di qualche alga scivolosa, ti è partita una spaccata in stile ginnico e così ti sei sbucciata la patata.

I bagnanti sono accorsi alle tue urla.

“Aia, che dolore sto male, aia!”

“Madonna, povera figlia, dove ti fa male? Facci vedere la ferita!”

“Nooo, non vi avvicinate!”

“Presto, sciacquiamo la ferita con dell’acqua fresca, ho una bottiglietta sotto il mio ombrellone!”

“Nooo, non vi avvicinate!”

“Oronzo, corri a chiamare tuo fratello Pasquale dall’acqua, che lui studia per infermiere e di ferite ne capisce”

“Nooo, non vi avvicinate, non mostro niente io!”

Nessuno ha visto la dinamica della caduta e nessuno ha capito dove sia realmente la ferita. Giunta in pronto soccorso non ti sei fidata del ginecologo di turno che vuole suturarla. Hai pensato a qualche forma di infibulazione barbara, visto il posto remoto e meridionale in cui ti trovi in vacanza. Hai preso il primo volo per Milano, dove la tua ginecologa ha decretato che con assoluto riposo i punti possono essere evitati.

Ragazza mia, non è passato molto tempo da quando ti facevi aiutare da tua madre a mettere i tampax. Già allora mi sembrava avessi un rapporto strano con la tua patata. Mi ricorda un po’ una donna di mia conoscenza che fa ancora il bidet a suo figlio dodicenne e peloso.

Non dico che non si debba far vedere i propri ortaggi a nessuno, ma che tu cuoccia le patate al forno o i piselli al vapore, sono cotture lente che devi imparare a far da solo.