Voli di Icaro

Noi donne non ci accontentiamo quasi mai. A quasi40anni, ci diciamo tristi senza una relazione e intrappolate se ne abbiamo una. Una mia amica ha incontrato da poco un uomo. Lui è partito in quarta accelerata, e se da una parte questo lusinga l’ego di lei, dall’altra offre spunto di riflessione alle nostre conversazioni. Il fatto non è tanto il perdere la testa per qualcuno così velocemente, ma il fatto di cantarlo ai quattro venti come un amore ormai conclamato da tanto tempo. Ci si può fidare di chi è in grado di tali voli pindarici? O alla fine si finisce come Icaro? Mah…

46 pensieri su “Voli di Icaro

  1. perdere la testa fa riflettere, sia a 40 anni sia a 20. le lusinghe piacciono a tutte/tutti, se parti in quarta poi il motore alla lunga ne soffre. Non so, in questo momento poi sono l’ultima che può parlare ;-). Di alla tua amica di viversela ma con un occhio sempre alla realtà.

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      1. Hai ragione… probabilmente le farebbe piacere… ma a me fa piacere pensare che siano state le mie azioni e miei gesti questi 15 anni dirlo. Non credo poi tanto alle parole, perché le ho viste distorte ed impiegate come armi, troppe, troppe volte

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  2. Credo che sia inevitabile volare alto dal primo momento e senza particolari ragioni quando il volo è il prodotto della solitudine dell’anima che cerca di aggrapparsi immediatamente, e senza coercizioni, alla novità, con la quasi certezza che il cambiamento tanto atteso sia giunto. Di solito accade perché – è paradossale – si è ancora legati ad un’altra persona che non abbiamo più nella nostra vita. Si vola sperando che quella “nuova” ne cancelli i dettagli dalla memoria e dal cuore. Mi auguro non accada alla tua amica, ma fatalmente arriva la disillusione. Io ho imparato a mie spese che non potrò mai riavere lei in alcuna altra donna che mai incontrerò. Quindi i voli mi sono negati. O meglio, me ne privo volontariamente… sarebbe un’ulteriore e inutile sofferenza. Un abbraccio. Piero

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    1. Grazie Piero ( ti chiamo cosi’ oggi perche’ cio’ che hai scritto e’cosi vero e profondo, che merita serieta’) di aver condiviso la tua visione. Non ci avevo pensato, perlomeno non in questi termini cosi’ben scritti da te. Grazie. Un abbraccio

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      1. Non posso darti torto, assolutamente. Ma al tempo stesso, non riuscendo a riprodurre certe emozioni ho avuto la tendenza inconscia a trasformare la novità in una brutta copia. Per la controparte, grazie alla grande sensibilità, tipicamente femminile, accorgersene è stato un gioco da ragazzi. E per continuare con la stessa metafora, il giocattolo si è fatalmente rotto. 🙂

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      2. Mai dire mai… Ciò che di sicuro non potrei mai fare è di provare un amore “controllato” o “ponderato”… nel bene o nel male, sono per il tutto o niente… la passione che ti travolge e ti fa fare pazzie è per me di gran lunga più avvincente. Al punto che un solo attimo vissuto così mi ripaga di ogni sofferenza. 😉 Ma, mi rendo conto, ciò è molto soggettivo.

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  3. Crescendo si dovrebbe essere più ponderati…se fossi nella tua amica cercherei di “dare tempo al tempo”.Noi donne spesso pensiamo,ci consultiamo,ragioniamo, ci facciamo le classiche seghe mentali.L’uomo è a volte più impulsivo ( specialmente quando è al “secondo giro” :-).Forse è anche questo che rende i rapporti più completi.

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  4. Mmm…per esperienza personale io non mi fido affatto di chi parte in quarta. Di solito sono menti instabili che con la stessa facilità con cui hanno scaldato i motori li spengono lasciandoti a terra!
    Spero non sia il caso della tua amica, comunque!

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  5. Mmmm…diffidare dagli ostentatori…però ricordarsi che esistono le eccezioni…quindi rimanere con gli occhi ben aperti e non farsi trascinare troppo dall’entusiasmo dell’altro…questo consiglierei alla tua amica se fosse amica mia…Può essere semplicemente carattere, ma come diceva mia nonna “fino a quando non ci hai mangiato un quintale di sale”… E daje che mio padre salava tutte i piatti di mia madre e poi puff eccomi qua!!! 😄

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  6. Tanto in cuor nostro,o in un antro del cervello,sappiamo sempre inconsciamente se chi abbiamo di fronte è mosso da reale interesse dalla vita in su o dalla vita in giù,il problema è che se anche le ali sono nella zona che va dalla vita in su,è sempre un rischio.Che il volo duri un giorno,due mesi,tre anni,che il volo sia silenzioso o venga attaccato un cartello, come si fa con i velivoli che sorvolano la spiaggia e gettano anche depliant, e si sbandieri all’eccesso un amore fresco di vernice,è un rischio.
    Se ci andiamo piano con un carico da 1000 dovrà essere bravo lui a restare coerente nelle dimostrazioni.
    Per esperienza personale questi voli son sempre finiti in un cimitero di frasi uguali come croci in fila.

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  7. Partire in quarta secondo me può significare avere un bisogno da appagare, come la voglia di dire ti amo, sentire il casino interno che non ti fa dormire…a prescindere.
    Bello dire prendila e vivila ma se ti avvicini troppo al sole cadi…e purtroppo non sei solo.
    Pensiero scritto di getto, buona serata e un saluto a Icaro 😉

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