È tanto che non incontro una persona tutta intera. C’è sempre un taroccamento nascosto o visibile da qualche parte. Se dovessi stilare una classifica di interezza, credo che ai primi posti metterei i ragazzi molto giovani. Meno anni di vita alle spalle e meno materiale soggetto a deterioramento.Poi secondi in classifica,i diversamente giovani, cioè quelli rugosi fuori e sempervirens dentro. Sono quelli che sono scesi a patti con gli affanni della vita che furono, gli hanno metabolizzati e degradati a sagge lezioni di vita.
E poi ultimi, ci siamo noi, con i nostri quasi40anni. Delusi, scazzati, con il ricordo cocente della dolce vita che fu ai 20 e ai 30 anni, che è appena dietro l’angolo.Quando per molti l’affanno maggiore era l’esame all’università o reperire la ” roba fresca” in Via Zamboni.
In buona sostanza , siamo come quei prodotti al supermercato che costano un £ 0.99 cent , siamo vicini alla cifra tonda, ma ci fotte sempre quel centesimo di scarto.
Quel centesimo di scarto che fa la differenza .
Bella metafora…. 🙂
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